Associazione Amici di San Fermo
L’associazione “Amici di San Fermo” nasce il 14 maggio 1999 e conta al giorno d’oggi 250 soci, tra cui 19 soci fondatori, 35 soci operativi e 196 tra soci sostenitori, benemeriti ed onorari.
Prima della sua costituzione, la sagra era organizzata dall’amministrazione comunale, che contava sull’appoggio di numerosi volontari. Per meglio progredire, il sindaco Leonardo Longoni costituì un comitato organizzatore, formato dai presidenti delle associazioni albiatesi e affidando la presidenza al già sindaco e assessore provinciale Remo Canzi.
Egli stesso, insieme al successivo sindaco dott. Filippo Viganò, spinse per la formazione di un’associazione riconosciuta: la crescente complessità della Sagra e le numerose responsabilità che ricadevano sulle spalle dei volontari rendevano necessaria la costituzione di una personalità giuridica dedicata e l’organizzazione di un gruppo strutturato che potesse programmare i lavori da svolgere.
L’associazione non ha scopo di lucro e si prefigge i seguenti scopi:
- Promuovere, valorizzare e tutelare i beni di interesse artistico e storico riguardanti il paese di Albiate del Santuario di San Fermo;
- Promuovere ed organizzare, in collaborazione con l’amministrazione comunale, la Sagra di San Fermo ed in questo ambito le iniziative volte a valorizzare l’agricoltura, la zootecnica e le attività produttive locali;
- Programmare ed organizzare, in proprio e con altri enti ed associazioni, iniziative di carattere sociale, culturale e ricreativo, volte allo sviluppo della solidarietà tra le genti, attingendo ai principi della tradizione ed al contaste impegno personale dei soci;
- Promuovere, valorizzare e tutelare, in collaborazione con enti pubblici, privati ed associazioni, anche in altri ambiti territoriali, i beni di interesse artistico e storico riguardanti i luoghi di culto di San Fermo;
- Porsi come punto di riferimento per tutti quegli albiatesi, residenti ed emigranti che intendono approfondire la conoscenza delle tradizioni locali;
- Promuovere, valorizzare e tutelare, in collaborazione con enti pubblici e privati ed associazioni, anche in altri ambiti territoriali, i valori, le tradizioni, la cultura, la lingua in forma dialettale, le attività produttive, agricole, zootecniche, artigianali e industriali del territorio ed in particolare della Brianza.
Villa Campello ad Albiate
Villa Campello ad Albiate, prende il nome dalla collinetta detta appunto “Campello”, ed è un edificio costruito con diversi stili architettonici: la sua costruzione si trova in posizione dominante rispetto al corso del fiume Lambro. Esisteva già nel passato ma fu riprogettata nel 1903 come residenza di Galeazzo Viganò, un operaio di Triuggio diventato poi uno dei primi industriali tessili d’Italia: è immersa in un parco di 50 mila metri quadrati dove sono presenti faggi, tigli, ippocastani, araucarie, ciliegi, robinie, gelsi e cedri. La Villa è oggi sede del Comune di Albiate e il parco-giardino è aperto al pubblico.
Nel 1918, l’anno della morte di Michelangelo, la villa divenne l’abitazione del fratello minore, Antonio Viganò. Dopo la sua morte, nel 1972, Villa Campello fu acquistata da una società immobiliare e venne rilevata dall’amministrazione comunale di Albiate nel 1976, che aprì immediatamente il parco al pubblico. Dopo una lunga ristrutturazione, nel 1991 divenne sede del municipio di Albiate.
Il retro di Villa Campello si può definire l’arena degli Amici di San Fermo, ma anche di altre associazioni albiatesi e di commissioni comunali per le loro manifestazioni pubbliche. Ma soprattutto è il punto di forza degli Amici: dalla loro organizzazione escono concerti di musica leggera, pop, rock, sfilate di moda, balletti coreografici, commedie teatrali, ed altro ancora. E’ anche il punto di partenza di passeggiate, sul Lambro, in bicicletta, il luogo delle premiazioni ai concorsi, tenuta all’interno della Sala Consiliare e di altri eventi cittadini coinvolgenti.
Nel giardino sottostante ha tradizionalmente luogo la fiera zootecnica, una rassegna che incontra sempre il plauso e il gradimento degli ospiti, e che è famosa in tutta la Brianza.
Non è facile organizzare gli spettacoli ma gli Amici sanno come si fa, e sono sempre pronti e qualificati per ogni evenienza, luci, passerelle, sedie, servizio d’ordine, nessuno li può superare. Ci hanno talmente abituati così bene da anni a stagioni estive ricche e indimenticabili, che quasi non ci facciamo più caso: però il tutto – totalmente volontaristico – richiede tempo e persone di buona volontà. Nella Sede dell’associazione alla balconata funziona durante gli eventi anche un bar ristoro per gli spettatori, che è un altro servizio costante e valido dell’ASF.
Insomma si può dire che Villa Campello è l’”Ombelico del mondo” albiatese.